L'ossigeno-ozono terapia, iniziata nel 1832 con il medico tedesco Schonbein, è definita naturale in quanto utilizza una miscela di Ossigeno O2 e Ozono O3, in percentuale variabile , che viene determinata dal medico al momento della terapia, secondo protocolli standardizzati dalle società scientifiche di riferimento. Per fare ciò si utilizza uno strumento, un fotometro, che permette di determinare la concentrazione della miscela di O2-O3 e, poichè la molecola di O3 è altamente instabile, la miscela deve essere preparata al momento d'uso a partire dall'O2. L'ozono è tossico solo se viene inalato, ma diventa terapeutico per tutte le altre vie di somministrazione, pur avendo alcune controindicazioni base, tra cui il favismo, la gravidanza e l'ipertiroidismo. E' utilizzata nei vari stadi della cellulite: edematosa, fibrosa e sclerotica, avendo ovviamente dei tempi di cura e dei risultati differenti a seconda dello stadio di partenza. I meccanismi d'azione sfruttati in questa patologia sono